Consulta gli Obiettivi del progetto BEENOMIX

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Il progetto si basa su un approccio selettivo innovativo per l’apicoltura, che promuova un rilievo dei fenotipi secondo modalità standardizzate e ripetibili, un uso mirato della Fecondazione Naturale in stazioni isolate e della Inseminazione Strumentale, nell’ambito di un preciso schema selettivo.

I dati rilevati in campo degli operatori, associati ad un file anagrafico completo, vengono elaborati dal team scientifico per una corretta individuazione dei riproduttori femminili (Queens producing Queen) e maschili (Drones producing Queen). L’elaborazione di indici genetici BLUP basati su fenotipo e genealogia permette l’identificazione del merito genetico di ogni singolo alveare.

Il Gruppo Operativo lavora per intensificare due caratteri comportamentali che inducono una sostanziale mitigazione dell’impatto sugli alveari dei cambiamenti climatici in atto: l’estensione della durata della diapausa invernale ed un rapporto equilibrato e sostenibile tra l’entità della popolazione di api e la quantità di covata da esse allevate.

Il campionamento e l’analisi genomica sulla popolazione Beenomix ha permesso di studiare la variabilità al locus SDL (Sed Determination Locus) per determinare il potenziale di rischio di un aumento di consanguineità all’interno della popolazione. L’incremento dell’incidenza di omozigosi conduce infatti ad un deperimento della vitalità della covata.

Mediante l’analisi genomica su marcatori SNP il Gruppo Operativo ha messo a punto uno strumento diagnostico capace di individuare l’appartenenza di un ape a specifici tipi genetici (razze o sub-specie). Questa analisi permette inoltre una caratterizzazione chiara e specifica della popolazione selezionata Beenomix, non sovrapponibile integralmente a nessuna tra le sub-specie mappate.

Gli sforzi del GO sono attualmente concentrati sullo sviluppo di tratti di resistenza genetica alla Varroa, cui viene dedicato un apposito protocollo operativo sperimentale. L’approccio operativo è basato sull’utilizzo dell’Inseminazione Strumentale con il seme di un singolo fuco (Single Drone Insemination) e sull’infestazione artificiale e controllata di Varroa per consentire una misurazione precisa dell’espressione di tratti comportamentali di resistenza al parassita.

La genetica sviluppata nell’ambito del progetto viene messa a disposizione gratuitamente a tutti gli apicoltori lombardi che aderiscono all’Area di Accoppiamento (ADA) implementata in Val Bodengo. In una valle alpina isolata le regine vergini portate dagli aderenti possono essere fecondate naturalmente da fuchi selezionati dal GO Beenomix.

Valutazione generica BLUP 2020

Valutazione generica BLUP 2020

Un importante obiettivo del progetto Beenomix 2.0 è stato realizzato già nel marzo 2020, nonostante la pandemia in corso, generando gli indici genetici sulla base dei fenotipi raccolti nella precedente stagione 2019. Oltre ai dati fenotipici sono entrate nella valutazione genetica tutte le relazioni di parentela acquisite fin dal precedente progetto Beenomix. Il file anagrafico utilizzato aveva questa struttura

In tutto 1056 individui di cui 1038 forniti di madre e 796 forniti di padre. La distribuzione dei dati per anno era la seguente. Ricordiamo che lo schema selettivo in partenza opera annualmente su 108 colonie.

Sulla base della matrice di parentela il gruppo di lavoro (Stefano Biffani, Giulio Pagnacco e Maria Grazia De Iorio) ha calcolato gli indici BLUP – ST per tutto l’archivio dal 2015 in poi. Complessivamente erano 394 dati per kg di miele, 246 per la docilità e 235 per il comportamento igienico. Gli indici genetici si definiscono EBV (Estimated Breeding Value).

Il modello, quello classico tedesco, include: media generale, effetti ambientali dell’anno, del apiario e dell’interazione tra questi due. Poi vengono gli effetti genetici delle operaie di una certa famiglia (effetto diretto sulla produzione) e della regina che guida quella famiglia (effetto materno), oltre all’effetto dell’errore. L’indice di una certa colonia è dato dalla somma dell’effetto diretto e materno di quella colonia.

Gli indici per i tre caratteri sono stati poi ponderati in un unico indice aggregato denominato IMEL in cui i pesi attribuiti ai tre caratteri rispecchiano le seguenti enfasi selettive:

1 per i kg di miele

0,8 per la docilità (HB)

0,4 per il comportamento igienico

Poiché l’indice aggregato non ha una sua unità di misura definita, IMEL è stato riscalato usando la variabilità dei kg di miele che è certamente più famigliare agli apicoltori.
Qui di seguito le correlazioni tra indici e tra questi e i fenotipi originari.

Le correlazioni sono tutte positive (fatto molto vantaggioso) e quindi selezionando per uno dei caratteri gli altri lo seguono favorevolmente. Indici e fenotipi corrispondenti sono molto ben correlati come atteso.
Le correlazioni tra indici non sono vere correlazioni genetiche, ma le approssimano.
Dalla graduatoria delle colonie misurate nel 2019 sono state individuate quelle da cui operare i necessari traslarvi (2020) per costituire la nuova popolazione in selezione. In particolare è stata individuata la nonna materna da cui allevare le future DPQ e le madri delle 108 regine le cui colonie saranno valutate nel 2021.

Le valutazioni genetiche effettuate sono state realizzate ottenendo preliminarmente le stime delle varianze delle componenti casuali del modello (VQ, VW e VE) oltre alla covarianza tra Q e W (CovQ,W).

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